Secondo il rapporto AGID il numero di PA ancora non registrate si è ridotto a 250. Infatti se alla scadenza del 31 marzo 2015 se ne contavano più di mille, al 31 agosto risultano essere diventate 250 circa, ovvero soltanto l’1,1% di tutte le strutture soggette a fatturazione elettronica”. Nel dettaglio, “il 30% di queste è composto soprattutto da Unioni di piccoli Comuni, consorzi e Parchi Nazionali, il restante 70% è composto da enti pubblici produttori di servizi assistenziali, ricreativi e culturali”.
Per quanto cresca il volume delle operazioni finanziarie digitali verso la Pa, non mancano criticitàà e ritardi nell’attuazione della tabella di marcia, come lo slittamento di 12 mesi degli obblighi sull’adesione a PagoPA comunicato dall’AgID nei giorni scorsi.